Cosa racconta davvero la campagna The Periodic Fable? Un viaggio tra scienza, trasparenza e bellezza minimalista, dove ogni dettaglio dei laboratori diventa ispirazione.
La rivoluzione “ordinaria” di The Ordinary
Nel mondo della skincare, dove ogni flacone promette miracoli e ogni crema è “clinicamente testata”, arriva un marchio che osa dire la verità: The Ordinary.
Con la nuova campagna The Periodic Fable, il brand canadese ha deciso di smascherare il linguaggio pseudo-scientifico che domina il marketing cosmetico e di riportare l’attenzione su ciò che davvero conta: gli ingredienti e la conoscenza.
The Ordinary nasce con una missione chiara: rendere la scienza accessibile, i prezzi onesti e la cura della pelle una scelta consapevole, non un lusso.
Oggi, con questa campagna, il messaggio si fa ancora più forte: non credere a tutto ciò che luccica sul flacone.

Ripetizione e risveglio: cosa racconta davvero The Periodic Fable
La campagna The Periodic Fable si apre con una scena distopica: un’aula illuminata da luci fredde in cui ragazzi e ragazze in tute bianche eseguono gesti di skincare in perfetta sincronia. Ogni movimento è ripetuto all’infinito, scandito da una marcia collettiva priva di musica, mentre la parola “Beeing” (un gioco sul termine inglese being, “essere”) e altri termini del marketing risuonano come mantra, evidenziando come i consumatori vengano condizionati a interiorizzare le promesse della pubblicità. Lo spettatore assiste a un rituale ipnotico: creme applicate, massaggi e gesti standardizzati, tutti finalizzati a evocare l’illusione della perfezione. Il momento di rottura arriva quando una ragazza, stanca della ripetizione meccanica, rimuove la maschera dagli occhi e comincia finalmente a vedere; i suoi occhi si posano sulla tavola periodica, simbolo di verità scientifica e metodo, invitando lo spettatore a guardare con attenzione e consapevolezza ciò che si cela dietro le promesse vuote dei prodotti skincare.
È il gesto simbolico di chi smette di credere alle favole del marketing e sceglie di guardare con i propri occhi, riflettendo sulla realtà dietro le promesse vuote dei prodotti skincare e sull’importanza di fare scelte consapevoli.
Il problema del marketing “miracoloso”
La skincare come status symbol
Negli ultimi anni, la skincare è diventata più di una routine: è un linguaggio sociale, un segno di appartenenza.
Ci si riconosce nei brand, nei packaging, nelle promesse di “pelle perfetta”.
Ma dietro a slogan come “effetto lifting immediato”, “medical grade” o “clinically proven miracle formula” si nasconde spesso una realtà molto più semplice e meno spettacolare.
Molti di questi claim non hanno alcun fondamento regolamentato.
Ad esempio, in Europa, termini come “medical grade” o “dermatologically tested” non garantiscono automaticamente l’efficacia o la sicurezza: indicano solo che un prodotto è stato testato, non come o con quali risultati.
Il costo dell’immagine
Le grandi aziende di bellezza investono milioni in testimonial, spot e influencer.
Il risultato? Una parte consistente del prezzo finale che paghi non va alla ricerca o alla formula, ma al marketing.
Un esempio che The Ordinary ha reso visibile con la sua installazione The Secret Ingredient Store a New York: un “negozio” in cui ogni prodotto veniva accompagnato da etichette che mostravano quanto costerebbe in più se fosse sponsorizzato da una celebrity.
Una lezione concreta: non tutto ciò che costa di più vale di più.
“The Periodic Fable”: la campagna che educa, non seduce
Una tavola periodica per smontare i miti
In The Periodic Fable, The Ordinary ha reinventato la tavola periodica degli elementi, sostituendo gli elementi chimici con termini abusati nel marketing beauty: “magic”, “luxury”, “anti-aging”, “rare extract”, “revolutionary”.
Ogni “elemento” rappresenta una parola vuota, un concetto che suona scientifico ma che non ha un reale significato tecnico.
Il visual è minimal, pulito, e volutamente anti-glamour: nessun volto patinato, nessuna promessa irrealistica. Solo verità e ironia.
Uno dei cartelloni recita: “We tried naming our products once. But scientists are terrible copywriters.”
Un modo intelligente per dire che la scienza non ha bisogno di slogan.
Il tono della campagna
La forza di The Periodic Fable sta nel suo linguaggio diretto.
È ironica ma informata, elegante ma provocatoria.
Parla ai consumatori come a persone intelligenti, non come a “clienti da convincere”.
In un’epoca in cui tutto è storytelling, The Ordinary sceglie la trasparenza come valore narrativo.
La lezione per chi ama la skincare
1. Imparare a leggere oltre le parole
Il primo passo verso una skincare consapevole è imparare a leggere un claim.
Non tutto ciò che è “clinically tested” o “approved” è sinonimo di efficacia.
Domandati sempre:
- Quali ingredienti contiene davvero?
- In che concentrazione?
- Ci sono studi indipendenti a supporto?
- La marca comunica apertamente i dati o si limita a slogan?
Capire l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) non significa diventare chimici, ma imparare a riconoscere la sostanza dietro la superficie.
2. Fidarsi dei professionisti, non delle tendenze
Internet è un’arma a doppio taglio.
Da un lato, offre accesso a tantissime informazioni; dall’altro, è pieno di consigli contraddittori, mode passeggere e “guru” senza competenze.
Solo un dermatologo, un’estetista qualificata o un cosmetologo può aiutarti a comprendere davvero le esigenze della tua pelle.
Una consulenza professionale può evitare errori comuni come l’uso eccessivo di acidi, la combinazione sbagliata di attivi o l’acquisto di prodotti inutili.
Ricordate: seguire la massa è facile, ma seguire ciò che serve a voi è intelligente.
3. Capire il valore della semplicità
The Ordinary ha costruito la sua filosofia su un concetto semplice: la scienza è per tutti.
Le sue formule non promettono miracoli, ma risultati reali nel tempo.
La trasparenza è la nuova forma di lusso: sapere esattamente cosa stai mettendo sulla pelle.
In un mercato dove il “nuovo” è spesso sinonimo di “superfluo”, riscoprire la semplicità è un atto rivoluzionario.
Come applicare la consapevolezza alle vostre scelte skincare
🔍 Informatevi e scegliete le fonti giuste
Prima di comprare un nuovo prodotto, prendetevi il tempo di informarvi.
Leggete schede tecniche, articoli scientifici divulgativi, o blog che analizzano con competenza gli ingredienti.
Evitate contenuti che spingono all’acquisto impulsivo.
Un’informazione affidabile vi fa risparmiare soldi e salute cutanea.
🧴 Osservate gli ingredienti, non il packaging
Un flacone elegante o un profumo accattivante non rendono un prodotto più efficace.
Confrontate sempre l’INCI, controllate la posizione degli ingredienti attivi nella lista e verificate che siano presenti in quantità significative; ma soprattutto, chiedetevi sempre: quegli ingredienti sono adatti alle esigenze della vostra pelle, in quel periodo?
Una buona regola: gli ingredienti più importanti dovrebbero trovarsi tra i primi cinque dell’elenco.
💬 Ascoltate la vostra pelle
Ogni pelle è unica: ciò che funziona per un influencer potrebbe non essere adatto a voi.
La vera skincare personalizzata nasce dall’ascolto dei segnali della pelle, delle stagioni, dello stile di vita.
Fidatevi di ciò che la vostra pelle vi comunica, non delle promesse generalizzate. (affidatevi a professionisti, se siete nel dubbio scrivetemi, raccontatemi le esigenze della vostra pelle prima di acquistare qualsiasi prodotto, non vi costa nulla, documentatevi non smetterò mai di scriverlo).
Perché acquistare skincare è diverso dal comprare makeup 💄
Quando parliamo di skincare, l’approccio all’acquisto cambia radicalmente rispetto al makeup. Non si tratta di seguire trend del momento o di lasciarsi conquistare da packaging colorato e campagne virali: la pelle è unica e richiede attenzione, conoscenza e rispetto. Ogni prodotto che scegliamo entra in contatto diretto con la nostra pelle più profonda, con la barriera cutanea, con i processi naturali di idratazione, rigenerazione e protezione. Per questo motivo, la decisione va presa con consapevolezza, informandosi sugli ingredienti, sul dosaggio e sull’interazione tra diversi prodotti.
Nel makeup, invece, possiamo permetterci di sperimentare, cambiare colore e stile in modo immediato senza conseguenze durature sulla pelle; con la skincare, invece, ogni scelta ha effetti reali e tangibili, positivi o negativi, nel tempo. Affidarsi a prodotti testati scientificamente e, quando serve, a professionisti del settore significa trasformare la routine quotidiana in un gesto di cura per ottenere dei miglioramenti visibili e duraturi nel tempo.
L’obiettivo principale della skincare è quello di migliorare inestetismi cutanei e mantenere la pelle in salute.
🧠 Costruite la vostra routine con logica
Invece di accumulare prodotti, imparate a creare una routine essenziale ma efficace:
- Detersione delicata – la base di tutto.
- Trattamento mirato – con attivi come niacinamide, retinolo o acido ialuronico, scelti secondo le tue esigenze.
- Idratazione equilibrata – mai sottovalutare una buona crema.
- Protezione solare – l’unico vero anti-aging approvato dalla scienza.
La costanza è più potente di qualsiasi formula “miracolosa”.
In sintesi: la skincare non ha bisogno di rituali complicati: spesso basta davvero poco per ottenere risultati efficaci. Una routine minimalista, costruita su pochi prodotti mirati e adatti al proprio tipo di pelle, è sufficiente per prendersi cura di sé in modo sano e consapevole. Tuttavia, se una persona ama dedicarsi alla skincare e decide, con giudizio, di aggiungere qualche prodotto in più, non c’è nulla di sbagliato: ciò che conta è conoscere ciò che si applica, ascoltare la propria pelle e scegliere sempre con attenzione, senza lasciarsi guidare dalla massa o dalle promesse ingannevoli del marketing.
L’impatto culturale della trasparenza
The Ordinary non vende solo prodotti: diffonde un messaggio culturale.
In un settore dominato da lusso e apparenza, sceglie l’onestà e l’educazione.
La sua campagna The Periodic Fable non è solo marketing, ma un manifesto contro la superficialità.
Sta nascendo un nuovo tipo di consumatore: curioso, informato, critico.
Uno skincare lover che non si accontenta di promesse, ma cerca prove.
E questo cambia tutto: il potere non è più nelle mani delle aziende, ma in quelle dei consumatori consapevoli.
La scelta consapevole è la nuova bellezza
Scegliere un prodotto non è solo un gesto estetico, ma un atto di fiducia.
Quando compri skincare con consapevolezza, stai scegliendo di rispettare la tua pelle e il tuo denaro.
Non serve rincorrere la tendenza del momento: serve comprendere cosa funziona per voi.
Come insegna The Ordinary, la verità non ha bisogno di brillare.
È semplice, chiara e sì ordinaria.
💡 In sintesi
- Messaggio chiave: informazione e semplicità battono marketing e apparenza.
- Cosa fare: affidarsi a professionisti, leggere gli ingredienti, scegliere con criterio.
- Obiettivo: costruire una skincare che rispetta la pelle e la mente.
Conclusione
Ogni dettaglio della campagna The Periodic Fable ci ricorda che la cura della pelle è una scelta consapevole. Non si tratta di seguire mode o colori del momento, ma di valorizzare la scienza, la trasparenza e il rispetto per la propria pelle, trasformando la routine quotidiana in un piccolo gesto di attenzione verso noi stessi.
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